I Santi e le loro Feste: Apostoli ed Evangelisti, i Santi del Canone, i Santi delle Litanie, i quattordici Santi Ausiliatori. Come riconoscerli, quando e perché venerarli ed invocarli.
Opuscolo composto da Nicolò Ghigi e Natale Vadori, arricchito con note storiche, culturali e liturgiche ad opera degli autori medesimi. Venezia-Praga MMXX
INTRODUZIONE
Chi e quanti sono i santi ?
I santi sono migliaia1. Nei primi secoli i martiri, il cui nome non a caso significa testimone in greco2, con la loro testimonianza estrema di fede automaticamente venivano riconosciuti come santi, ed erano gli unici a diventarlo. Affermandosi il Cristianesimo, comprensibilmente il martirio cominciò a non essere più considerato come l’unico criterio per la santità: San Martino di Tours (316-397) fu il primo non martire ad essere venerato come santo; e così, col tempo, da un lato venne istituito un processo canonico per riconoscere ufficialmente la “santità”, e dall’altro si affermò una differenziazione tra santi, martiri o meno, beati, venerabili, servi di Dio.
Santo3 è colui che sull’esempio di Gesù Cristo, animato dall’amore, vive e muore in grazia di Dio; in senso particolare è colui che in vita si è distinto per l’esercizio delle virtù cristiane in forma eroica o per aver dato la vita a causa della fede (i martiri). La Chiesa, attraverso un proprio atto ufficiale, proclama santa una persona solo in seguito all’esito di un articolato procedimento detto “canonizzazione”. La canonizzazione canonica chiaramente riconosce la corona della santità già conferita da Dio al santo, non la conferisce di propria autorità. Tale processo viene avviato dopo la morte di una persona ritenuta “santa”, per verificare l’eroicità dei carismi della fede cristiani della persona candidata e poterne quindi permettere il culto pubblico: tale è infatti il principale scopo del riconoscimento ufficiale della santità di una persona. Ne ha competenza la Congregazione delle Cause dei Santi, le fasi del processo sono fondamentalmente quattro, e man mano che la causa va avanti di fase in fase, la persona in questione riceverà i seguenti appellativi4:
• Servo di Dio
• Venerabile
• Beato
• Santo
Servo di Dio è un titolo che la Chiesa Cattolica assegna post mortem a fedeli che ritiene si siano distinti per «santità di vita» o «eroicità delle virtù», e per i quali è stato avviata la causa di beatificazione.
1 L’elenco dei santi è compreso nel Martyrologium Romanum, il libro liturgico che costituisce la base dei calendari liturgici che ogni anno determinano la data delle feste religiose, alcune fisse ed altre mobili. L’edizione più recente (2001, aggiornata nel 2004), comprende 6.658 voci e 6.881 tra santi, beati e compagni. Il numero effettivo è pertanto sicuramente maggiore. L’edizione italiana è disponibile on line
https://liturgico.chiesacattolica.it/wp-content/uploads/sites/8/2017/09/21/Martirologio-Romano.pdf
Si segnala per conoscenza anche il noto sito “Santi e Beati” che presenta 8.250 schede biografiche. Vi è inserita però anche la sezione Testimoni, con biografie di persone, anche viventi, che non hanno avuto e non hanno alcun riconoscimento canonico.
2 μάρτυς, latino martyr.
3 Riprendiamo la definizione fornita dalla nota enciclopedia cattolica online Cathopedia <https://it.cathopedia.org/wiki/Santo>.
4 Tale successione, pur rimontando a più antiche consuetudini, è stata definitivamente fissata con i cann. 2070-2083 del Codice Piano Benedettino del 1917.
6 I SANTI E LE LORO FESTE
Venerabile costituisce il secondo gradino di questo processo. «Il conferimento pontificio del titolo Venerabile non comporta alcuna concessione di culto»5.
Beato viene proclamato il venerabile al termine del processo di canonizzazione, una volta acclarato secondo la procedura vigente se davvero si sia trattato di martirio o si sia prodotto almeno un miracolo per intercessione del venerabile. A questo punto il Papa proclama il venerabile beato o beata in una Messa solenne, quindi stabilisce una data della memoria nel calendario liturgico locale o della famiglia religiosa cui la persona apparteneva.
Santo. Se viene riconosciuto un altro miracolo, a seguito di una valutazione che ha lo stesso iter e la stessa severità del primo, il beato viene dichiarato santo e il suo culto viene autorizzato ovunque vi sia una comunità di credenti. Tale culto, a questo punto lecito, non comporta automaticamente e necessariamente un suo inserimento nel calendario liturgico universale6. Anzi: per lungo tempo l’autorità liturgica ha mostrato resistenza a un inserimento eccessivo di santi nel calendario ecclesiastico, specialmente di quelli più recentemente canonizzati, nonostante la presenza – e spesso il prevalere – di una tendenza inversa, particolarmente tra gli ordini religiosi.
I santi principali
Nel presente opuscolo ci proponiamo il modesto ma si spera non inutile scopo di presentare i principali santi, indicandone ricorrenza, patronato, emblemi e attributi, come pure proverbi e detti popolari. I santi in questione sono gli Apostoli ed Evangelisti, i Santi del Canone, i Santi delle Litanie, i quattordici Santi Ausiliatori.
Verrà seguito lo schema seguente: Apostoli ed Evangelisti saranno presentati e subito verranno di loro indicati ricorrenza, patronato, emblemi e attributi; seguiranno poi i Santi del Canone, quelli delle Litanie, riportando una sola volta la loro scheda, onde evitare doppioni e ridondanze; infine saranno presentati i Santi Ausiliatori.
Gli emblemi di regola ripresentano gli strumenti del martirio e quelli caratteristici della professione o attività del santo. Seguendo la stessa logica vengono attribuiti i patronati. In quanto al giorno della loro ricorrenza o memoria, premesso che tutti i santi antichi sono venerati sia in Occidente che in Oriente, qui si segue la datazione propria della tradizione latina, che non sempre coincide con quella orientale, specialmente per gli Apostoli e per i santi di cui non è nota la data del martirio e quella della festa è dunque frutto di convenzione tradizionale locale. La data della commemorazione dei santi è spesso quella del loro martirio o transito7 (detto anche dies natalis in quanto giorno della vera nascita per un cristiano, la nascita al cielo dopo la morte), quando il giorno sia conosciuto8. In certi casi l’importanza di tale ricorrenza col tempo è stata modificata od addirittura la stessa è stata traslata e qui si è preferito sempre riferirsi allo sta-
5 Congregazione delle Cause dei Santi, Istruzione Sanctorum Mater, per lo svolgimento delle inchieste diocesane o eparchiali nelle cause dei santi, 17 maggio 2007, art. 7 § 2.
6 Il culto liturgico può essere proprio di una determinata chiesa, locale, diocesano, nazionale o universale, oppure proprio solamente di un ordine o di una congregazione.
7 “Morte”, secondo il lessico ecclesiastico (dal lat. transitus, sost. deverbativo da transeo, “passare attraverso”, eufemismo per “morire”).
8 Nel caso coincida con ricorrenze importanti, la commemorazione viene spostata al primo giorno utile, oppure si utilizza un’altra data significativa nella vita del santo, come quella della consacrazione episcopale per i vescovi. E’ da notare però che anticamente era evitata la traslazione perpetua delle feste dal dies natalis, cfr. nt. 89.
INTRODUZIONE 7
tus tradizionale9, pur segnalando comunque le novità eventualmente intercorse; pertanto, per esempio, per i Ss. Filippo e Giacomo si è indicato il 1° maggio e non l’11 maggio (messale del 1962) o 3 maggio (messale del 1970), indicati comunque in nota. La data tradizionale è quella impressa nella memoria e quindi quella legata alla cultura popolare, forgiata da secoli di immutata venerazione e che non segue i recenti e opinabili cambiamenti; il proverbio “A San Benedetto la rondine sotto il tetto” alluderà dunque sempre al 21 marzo, anche se nel NO10 si festeggia l’11 luglio. L’opuscolo ha il solo scopo, lo ripetiamo, di ravvivare la conoscenza dei Santi e dei loro attributi fornendo indicazioni sintetiche ma precise. I patronati di città e diocesi sono ovviamente numerosissimi, ci si è limitati pertanto a riportare solo quelli degli stati, tranne qualche eccezione per città significative.
Vigilie e ottave
Tradizionalmente tutte le feste degli Apostoli, a eccezione di quelle che cadono nel periodo pasquale, così come molte altre feste romane antiche, godevano di una vigilia, cioè di un intero giorno di penitenza e digiuno che le precedeva, e molte feste di particolare importanza godevano pure di un’ottava, cioè del prolungamento di sette giorni della festività medesima (talché si conchiuda l’ottavo). Le vigilie dei santi vennero soppresse nel 1955 tranne quelle dei Ss. Pietro e Paolo, S. Giovanni Battista e S. Lorenzo diacono e martire; le ottave dei santi furono tutte soppresse in quel medesimo anno.
Nel 1913, con la riforma di Pio X, si operò una distinzione delle ottave in tre specie: privilegiate, ovvero la cui commemorazione non è mai tralasciata, a loro volta divise in I (Pasqua e Pentecoste, prevalgono su tutte le feste), II (Epifania e Corpus Domini, prevalgono su tutte le feste fuorché le doppie di I classe11) e III ordine (Natale e Ascensione, prevalgono su tutte le feste fuorché le doppie di I e II classe); comuni, ovvero la cui commemorazione è tralasciata nelle feste doppie di I e II classe e prevalgono su feste semidoppie e semplici; e semplici, ovvero la cui commemorazione si compie solo nell’ottavo giorno ed è di rito semplice (nelle altre due specie, il rito dei giorni fra l’ottava è semidoppio, e quello del giorno ottavo è doppio maggiore). L’ottava semplice, assegnata alla Natività della Madre di Dio, a S. Stefano Protomartire, a S. Giovanni Evangelista, ai Ss. Innocenti e a S. Lorenzo levita e martire, è un’innovazione del XX secolo, poiché in precedenza anche queste feste godevano di ottava piena; la distinzione delle precedenti ottave ricalca invece più o meno il modo in cui esse erano celebrate già nei secoli precedenti, pur non esistendo una distinzione formale. Alla riforma del 1970 sopravvissero solo le Ottave di Natale e Pasqua. In realtà si era già provveduto nel 1955 a eliminarle quasi tutte, lasciando solo quelle della Natività del Signore (II classe), Pasqua e Pentecoste (I classe).
9 Ovvero antecedente le riforme liturgiche che già avvennero negli anni Cinquanta del secolo scorso, per non parlare, ovviamente, di quelle degli anni Sessanta, che stravolsero completamente il Santorale.
10 Il Rito Romano riformato dal Concilio Vaticano II e promulgato da Paolo VI viene nel testo sempre indicato con NO, sigla per Novus Ordo, mentre il Rito Romano riformato dal Concilio Tridentino (ed. di riferimento la più recente tipica del 1920, se non diversamente indicato) è notato come VO, ovvero Vetus Ordo.
11 Le feste tradizionalmente possono essere di rito semplici, semidoppio o doppio a seconda della loro solennità, e le feste doppie sono a loro volta gerarchicamente divise in minori, maggiori, di II classe e di I classe. Il rito doppio, pur storicamente prendendo il nome dalla prassi di cantare in tali giorni sia l’ufficio festivo che quello feriale (appunto, un doppio rito), nel Breviario Romano consiste nella duplicazione delle antifone prima e dopo ogni salmo delle ore canoniche maggiori, e nell’essere dotato del II Vespro. Il rito semidoppio ha il II Vespro ma non duplica le antifone; il rito semplice ha solo il I Vespro. Inoltre, nei riti semidoppi e semplici si aggiungono numerose preghiere e suffragi in più. Tale suddivisione storica e tradizionale, profondamente modificata dalle riforme liturgiche di Pio X con l’accrescimento di importanza della domenica semidoppia rispetto al Santorale, scomparve nel 1961 con l’edizione del Breviario di Giovanni XXIII, essendo, tra le molte riforme, state estese a tutte le feste i caratteri generalmente propri del rito doppio.
PAGINA 8
Capitolo I
APOSTOLI ED EVANGELISTI
APOSTOLI
Elezione dei dodici apostoli
“Fra questi discepoli Egli ne scelse poi dodici, che chiamò Apostoli, perché fossero sempre con lui e per mandarli a predicare; e furono Simone cui dato aveva il nome di Pietro e suo fratello Andrea, Giacomo e Giovanni figliuoli di Zebedeo, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo figlio di Alfeo, Giuda Taddeo, Simone Cananeo e Giuda Iscariota, il quale poi lo tradì. A capo dei medesimi apostoli Gesù Cristo elesse Simone, ossia Pietro, che doveva essere il suo Vicario in terra.” Così recita il § 95 del Catechismo Maggiore, promulgato da Papa Pio X.12
Presentiamoli uno per uno:
Simon(e) Pietro, S. Pietro Apostolo
nascita
Bet(h)saida13 di Galilea, ?
morte
Roma, 67. Crocifisso, a testa in giù per sua volontà, nel circo Neroniano sul colle Vaticano14.
Insieme a Giacomo il Maggiore e a suo fratello Giovanni primo testimone della Trasfigurazione.
ricorrenza
18 gennaio, Cattedra a Roma15
22 febbraio, Cattedra ad Antiochia di Siria16
29 giugno, Ss. Pietro e Paolo17
1° agosto, S. Pietro in Vincoli18
18 novembre, Dedicazione delle Basiliche dei Santi Pietro e Paolo in Roma19
12 Compendio della Dottrina Cristiana prescritto da Sua Santità Papa Pio X alle Diocesi della Provincia di Roma, Roma, Tipogr. Vaticana, 1905.
13 Bethsaida, Betsaida e Betseda sono varianti dello stesso toponimo.
14 La tomba si trova nelle Grotte Vaticane, in corrispondenza sotterranea dell’altare della Basilica di San Pietro.
15 Abolita nel 1962.
16 Con l’abolizione della Cattedra Romana, la festa fu rinominata “Cattedra di S. Pietro”.
17 Assieme a S. Paolo di Tarso.
18 Originariamente la festa della Dedicazione dell’omonima basilica romana, poi divenuta festa della miracolosa liberazione del Santo Apostolo dalle catene; abolita nel 1962.
19 Si inserisce anche questa ricorrenza ma si segnala che nel Messale è iscritta come festa del Signore e non come festa di Apostoli, a differenza di altre feste di dedicazione di basiliche romane, divenute di fatto feste dei loro titolari. S. Paolo fuori le Mura, distrutta da un incendio nel 1823, venne ricostruita e riconsacrata il 10 dicembre 1854 da Pio IX; si è tuttavia mantenuta la celebrazione dell’anniversario delle due dedicazioni alla data primitiva del 18 novembre.
APOSTOLI ED EVANGELISTI 9
patrono
Papi, pescatori, portinai, chiavari
emblemi e attributi
chiavi20, croce rovesciata, rete da pescatore, gallo21, anziano con capelli crespi e barba corta, può essere vestito con paramenti papali
proverbi e detti popolari
Per San Piero (29/6 ), o paglia o fieno.
Se piove ai Santi Paolo e Piero (29/6) piove per un an intero.
Andrea, suo fratello, S. Andrea Apostolo
nascita
Bet(h)saida di Galilea, ?
morte
Patrasso (Acaia), ca. 60. Crocifissione.
ricorrenza
30 novembre
patrono
pescatori, cordai
Costantinopoli, Grecia, Romania, Russia, Scozia
emblemi e attributi
croce decussata22, rete da pescatore, barba lunga e bianca.
proverbi e detti popolari
Per Sant’Andrea ti levi da pranzo e ti metti a cena.
A Sant’Andrea la neve è per la via.
Sant’Andrea porta neve o bufera.
Da Sant’Andrea del maiale, venticinque giorni a Natale.
Giacomo di Zebedeo23, S. Giacomo Maggiore Apostolo
nascita
Bet(h)saida di Galilea, ?
morte
Gerusalemme, 42. Decapitato da Erode Agrippa, fu il primo Apostolo a ricevere la corona del martirio.
Insieme a suo fratello Giovanni primo testimone della Trasfigurazione.
ricorrenza
23 maggio, Apparizione24
25 luglio
20 A lui Cristo ha consegnato le chiavi del Regno dei Cieli. Cfr. Mt 16, 17-19.
21 Riferimento al triplice tradimento verso Cristo nella notte di Passione, prima che il gallo cantasse.
22 Croce detta anche di Sant’Andrea.
23 La madre era Salome o Maria Salome. Da Gesù (Mc 3,17) assieme al fratello chiamato Boanerghes, “figli del tuono”.
10 I SANTI E LE LORO FESTE
patrono
pellegrini, cavalieri, soldati, malattie reumatiche
Cile, Croazia, Guatemala, Nicaragua, Spagna
emblemi e attributi
bordone e cappello da pellegrino25, conchiglia26, stendardo.
proverbi e detti popolari
San Giacomo dei meloni.
San Giacomo con i tetti bagnati, del vin siamo privati.
Per San Giacomo e Sant’Anna (26 luglio) entra l’anima nella castagna.
Giovanni, suo fratello27, S. Giovanni Apostolo ed Evangelista
nascita
Bet(h)saida di Galilea, ?
morte
Efeso (Ionia), 104. Unico Apostolo non morto martire: il tentativo di bruciarlo nell’olio bollente, durante la persecuzione di Domiziano, attorno al 96, fallì.
Insieme a Pietro ed al fratello Giacomo il Maggiore primo testimone della Trasfigurazione.
ricorrenza
27 dicembre
6 maggio, suo Martirio a Porta Latina28
patrono
Candelari, cartai, scrittori, editori, teologi
contro il veleno e le scottature
Cile, Croazia, Guatemala, Nicaragua, Spagna
emblemi e attributi
aquila29, calderone d’olio bollente30, coppa31, può essere raffigurato giovane ed imberbe o vecchio e con una lunga barba
Filippo, S. Filippo Apostolo
nascita
Bet(h)saida di Galilea, ?
24 Nei luoghi ove vi sia il culto specifico del santo, come per esempio nelle Spagne.
25 Secondo la tradizione il suo corpo sarebbe stato trasportato miracolosamente nella località dove sarebbe sorto S. Giacomo di Campostella, divenendo così meta del noto pellegrinaggio.
26 La conchiglia di Santiago, o di S. Giacomo, Pellegrina o anche Cappasanta.
27 Vedi nota 23.
28 Abolita nel 1962.
29 L’emblema dell’Evangelista Giovanni.
30 A Porta Latina a Roma, dove sorge ora la chiesa (rectius un oratorio) di S. Giovanni in Oleo, l’imperatore Domiziano inutilmente lo fece gettare in una pentola piena di olio bollente. Nei pressi si trova la chiesa di S. Giovanni a Porta Latina.
31 Fa riferimento a un tentativo non riuscito di avvelenarlo, di cui si accorse in tempo perché uscì un serpente dalla coppa di vino: in memoria di ciò, ogni anno il 27 dicembre si benedice il vino.
APOSTOLI ED EVANGELISTI 11
morte
Gerapoli di Frigia32, ca. 80. Crocifissione a testa in giù.
ricorrenza
1° maggio33
patrono
Lussemburgo, Uruguay
emblemi e attributi
croce, pani e pesci, drago34
proverbi e detti popolari
Se piove per San Giacomo e Filippo, il povero non ha bisogno del ricco.
Bartolomeo, S. Bartolomeo Apostolo
nascita
Bet(h)saida di Galilea, ?
morte
Armenia35, scuoiato vivo
ricorrenza
24 agosto36
patrono
conciatori, pellicciai, macellai
invocato contro convulsioni, ernia e malattie nervose
emblemi e attributi
coltello, pelle.
proverbi e detti popolari
L’acqua del 24 Agosto rovina olio e mosto.
A San Bartolomeo le montagne si vedono voltandosi indietro.
A San Bartolomeo attacca la lucerna ai travi.
A San Bartolomeo montagna mia bella ti abbandono.
32 Anche Ierapoli di Frigia e Hierapolis.
33 Assieme a S. Giacomo il Minore. Traslate le reliquie nella basilica dei Santi XII Apostoli a Roma, furono composte accanto a quelle di S. Giacomo Minore; da qui la commemorazione insieme. La ricorrenza al 1 maggio venne traslata all’11 c.m. nel Messale del 1962 e nuovamente spostata al 3 c.m. in quello del 1970. Cfr. N. Ghigi, “Ottavario per la restaurazione della Liturgia” 1-8 maggio, in Traditio Marciana 30.04.2020
http://traditiomarciana.blogspot.com/2020/04/ottavario-per-la-restaurazione-della.html
34 Da lui scacciato dal tempio di Marte a Gerapoli di Frigia.
35 L’Armenia storica comprende l’Altopiano Armeno, attuale Turchia orientale.
36 Nella stessa città di Roma e in alcuni altri luoghi era invece tradizionalmente festeggiato il giorno seguente.
12 I SANTI E LE LORO FESTE
Matteo, S. Matteo Apostolo ed Evangelista
nascita
Cafarnao (Galilea), 4 o 2 a.C.
morte
Etiopia, 24/1/70, a colpi di spada mentre celebrava la Messa.
ricorrenza
21 settembre
patrono
banchieri, contabili, doganieri, Guardia di Finanza
emblemi e attributi
angelo, spada, portamonete, libro contabile, Vangelo
proverbi e detti popolari
San Matteo addolcisce i grappoli.
Da San Matìo el bon tempo xe finìo.
Tommaso, S. Tommaso Apostolo
nascita
Galilea, ?
morte
Mylapore37, 3/7/72, trafitto da una lancia
ricorrenza
21 dicembre38
patrono
architetti, carpentieri, scalpellini, agrimensori
India, Pakistan
emblemi e attributi
cintola39, lancia, libro, squadra40
proverbi e detti popolari
A San Tommè cresce il dì quando il gallo alza un piè.
37 Meliapor secondo la grafia portoghese. Oggi un quartiere di Chennai, capitale del Tamil Nadu, stato indiano del SE.
38 3 luglio nel NO.
39 Secondo la tradizione, S. Tommaso, assente al funerale della Vergine celebrato dagli altri Apostoli, si recò nel Gethsemani e volle aprirne il sepolcro ma vi trovò solo la cintura del suo abito, lasciata da Maria per confortare la sua fede nella sua assunzione al Cielo; la Sacra Cintola (o Sacro Cingolo) fu originariamente posta nella chiesa della Madonna ton Chalkopratéon (“dei ramai”) a Costantinopoli, ma andò dispersa dalla Città nel corso dei torbidi che la riguardarono sul finire del XII secolo. Oggigiorno la Sacra Cintola o Sacro Cingolo si ritiene conservata nel Duomo di Prato, ma pure il monastero di Vatopedi sul Monte Athos ne vanta il possesso.
40 Secondo la tradizione, in Oriente avrebbe lavorato come architetto.
APOSTOLI ED EVANGELISTI 13
Giacomo figlio di Alfeo41, S. Giacomo il Minore Apostolo
nascita
?
morte
Gerusalemme, 62, ucciso a bastonate al Tempio di Gerusalemme
ricorrenza
1° maggio42
patrono
agonizzanti, cappellai43, cardatori, farmacisti
Uruguay
emblemi e attributi
bastone
proverbi e detti popolari
Se piove per San Giacomo e Filippo, il povero non ha bisogno del ricco.
Giuda Taddeo, suo fratello, S. Giuda (Taddeo44) Apostolo
nascita
?
morte
Persia, 28/10/70, trafitto da lance e mazze e finito a colpi d’ascia
ricorrenza
28 ottobre45
patrono
boscaioli e segatori
Armenia
emblemi e attributi
sega, casi disperati
Simone il Cananeo46, Simone lo Zelota/S. Simone Apostolo
nascita
?
41 Alfeo era fratello di s. Giuseppe. La madre era Maria di Cleofa; fratello di Giacomo era Giuda Taddeo.
42 Cfr. nt. 33.
43 L’ironica ragione si rinviene nel fatto che il suo capo fu fracassato a mazzate durante il suo martirio.
44 In Mt 10,3 e Mc 3,18 il santo non è chiamato Giuda ma Taddeo (aramaico taddajja “petto”), in qualche manoscritto Lebbeo (aramaico libba “cuore”) ovvero “uomo dal gran cuore”, cioè “coraggioso”. L’appellativo, riferendosi a virtù vere o presunte, ebbe comunque fortuna per differenziarlo dall’altro Giuda, l’Iscariota. In Lc 6,16 è chiamato Giuda di Giacomo, e come fratello di Giacomo il Minore è riconosciuto dalla Chiesa.
45 Insieme a S. Simone.
46 Nel senso di seguace del movimento dei Ḳanna’im, cioè degli Zeloti (Ebrei integralisti ed indipendentisti), non di originario di Cana o di Canaan.
14 I SANTI E LE LORO FESTE
morte
Persia, 28/10/70, trafitto da lance e mazze e finito a colpi d’ascia
ricorrenza
28 ottobre47
patrono
boscaioli e segatori
emblemi e attributi
sega
proverbi e detti popolari
Per San Simone il galletto si fa cappone.
Per San Simone la nespola ripone.
A San Simone il ventaglio si ripone.
Giuda Iscariota48
Ovviamente non gode di alcun riconoscimento.
Mattia, S. Mattia Apostolo49
nascita
?
morte
Gerusalemme, decapitato
ricorrenza
24 febbraio50
patrono
macellai, alcolisti pentiti51
emblemi e attributi
alabarda
proverbi e detti popolari
A San Mattia la neve per la via.
47 Martirizzato insieme a Giuda Taddeo, ne condivide la ricorrenza.
48 L’etimologia di “Iscariota” è tutt’ora controversa. Io 15,25 cita una località Keriot-Chezron, città verso Edom, nel Neghev. Sicarius (colui che usa la sica, “pugnale”) è in latino il sicario ma così anche i Romani denominavano gli Zeloti più fanatici ed estremisti.
49 È l’Apostolo che sostituì Giuda Iscariota.
50 25 febbraio negli anni bisestili; 14 maggio nel NO.
51 Le ragioni del patronato sono dubbie. Si segnala tuttavia che Jacopo da Varazze (Legenda aurea XLV) riferisce che mentre il santo predicava in Macedonia gli fu offerta una bevanda avvelenata, che privava della vista chi la beveva. Mattia la bevve in nome di Gesù Cristo e non gli successe nulla. Siccome quella medesima bevanda aveva tolto la vista a duecentocinquanta persone, Mattia impose loro le mani e rese la vista a tutti.
APOSTOLI ED EVANGELISTI 15
Barnaba, S. Barnaba Apostolo52
nascita
Cipro, I sec. d.C.
morte
Salamina (Attica), I sec., lapidato
ricorrenza
11 giugno
patrono
viene invocato contro la grandine
Cipro
emblemi e attributi
palma, bordone del pellegrino, Vangelo di S. Matteo53
proverbi e detti popolari
A San Barnabà la falce al prà, o piglia la falce, e in Maremma va.
Per San Barnaba, l’uva viene e il fiore va.
Paolo54 di Tarso, S. Paolo55
nascita
Tarso (Cilicia), 5/10 d.C.
morte
Roma, 64/67, decapitato
ricorrenza
25 gennaio, Conversione
29 giugno, Ss. Pietro e Paolo
30 giugno, Commemorazione56
18 novembre, dedicazione delle basiliche dei Santi Pietro e Paolo57
patrono
giornalisti, vescovi, missionari
Grecia, Malta58
emblemi e attributi
libro, cesta, spada
proverbi e detti popolari
52 Era l’altro candidato a sostituire Giuda Iscariota (At 1,23). Viene comunque venerato come Apostolo.
53 Secondo la tradizione ne aveva una copia in mano quando venne martirizzato.
54 Nato Saulo.
55 Tradizionalmente ricordato come Apostolo dei Gentili o delle Genti.
56 Abolita nel 1969. Tale commemorazione storicamente origina dalla seconda delle due messe che si celebravano il 29 giugno nell’Urbe, la quale era officiata sulla tomba dell’Apostolo Paolo; con il tempo il bifestus dies si trasformò in un biduum festum e la celebrazione fu spostata all’indomani.
57 Cfr. nt. 19.
58 Vi naufragò.
16 I SANTI E LE LORO FESTE
Se per San Paolo (25 gennaio) è sereno, abbondanza avremo.
Se piove ai Santi Paolo e Piero (29 giugno) piove per un an intero.
EVANGELISTI
Evangelista è il termine attribuito dalla Bibbia ai primi annunciatori del Vangelo59 insieme con gli Apostoli, passato in seguito ad indicare gli autori dei quattro Vangeli canonici, cioè riconosciuti come autentici dalla Chiesa60. Gli Evangelisti sono Matteo, Marco, Luca e Giovanni. I primi tre sono autori dei Vangeli detti sinottici, perché molto simili tra loro.
I Quattro Evangelisti sono inoltre identificati dal Tetramorfo, una raffigurazione iconografica composta da quattro elementi di origine medievale e risalente ad una simbologia del Vicino Oriente e tutt’ora normalmente usata nell’iconografia cristiana.
I quattro simboli sono un uomo alato, un leone, un toro ed un’aquila. Tali figure sono mutuate da una visione veterotestamentaria del profeta Ezechiele (Ez 1, 1-15)61 e neotestamentaria contenuta nell’Apocalisse (Ap 4,7). S. Ireneo di Lione62 difendendo i Vangeli canonici nel suo Adversus hæreses, fu il primo a considerarli ispirati da un unico spirito e quindi un unico Vangelo tetramorfo ed anche ad associare ogni Vangelo ad uno dei quattro esseri zoomorfi dell’Apocalisse. Tale prima proposta, modificata poi da s. Gerolamo63, è seguita ancor oggi, avvenendo l’attribuzione in base all’incipit del singolo Vangelo. Chiaramente così l’essere zoomorfo è divenuto di conseguenza anche un emblema dell’Evangelista.
Il Vangelo di Matteo è rappresentato con un angelo: esso infatti esordisce con l’ascendenza terrena di Cristo e con l’Annunciazione.
Il Vangelo di Marco è raffigurato con un leone. L’inizio del testo è dedicato a s. Giovanni Battista la cui vox clamantis in deserto si eleva simile ad un ruggito di leone.
Il Vangelo di Luca è simboleggiato con un bue o vitello, simbolo del sacrificio di Zaccaria che apre il Vangelo.
Il Vangelo di Giovanni è raffigurato con un’aquila, dato che s. Giovanni ha una visione maggiormente spirituale e teologica, rivolta verso l’Assoluto.
Matteo e Giovanni, in quanto Apostoli, sono trattati nel relativo paragrafo.
Marco, S. Marco Apostolo ed Evangelista
nascita
?, ca 20. a.C.
morte
Alessandria, seconda metà del I sec.
59 Greco εὐαγγέλιον, ovvero “buona novella”.
60 Quelli non riconosciuti sono chiamati “apocrifi” (letteralmente “scritti dopo”).
61 Ez 1, 5 “et in medio ius similitude quattro animalium, et hic aspectus eorum, similitude hominis in eis”.
62 Smirne 130 – Lugdunum (oggi Lione) 202, Padre della Chiesa.
63 Stridone 347 – Betlemme 30/9/419 o 420, Padre della Chiesa.
APOSTOLI ED EVANGELISTI 17
ricorrenza
31 gennaio, Traslazione delle sue reliquie a Venezia64
25 aprile65
25 giugno, sua Apparizione66
patrono
ottici, vetrai, segretari
Venezia, Egitto
emblemi e attributi
leone67, uomo intento a scrivere il suo Vangelo
proverbi e detti popolari
A San Marco (25 aprile) il baco a processione.
San Marco evangelista, maggio alla vista.
Luca, S. Luca Evangelista
nascita
Antiochia di Siria, ca. 9
morte
Tebe di Beozia, 18 ottobre 93 ca.
ricorrenza
18 ottobre
patrono
artisti, pittori, medici
emblemi e attributi
bue alato, arnesi da pittore, Vangelo
proverbi e detti popolari
O molle o asciutto, per S. Luca semina tutto.
64 Nei luoghi ove vi sia il culto specifico del santo.
65 Il 25 aprile si celebrano anche le Grandi Rogazioni: trattasi di preghiere, atti di penitenza e processioni propiziatorie sulla buona riuscita delle seminagioni. Hanno la finalità di attirare la benedizione divina sull’acqua, il lavoro dell’uomo e i frutti della terra. Poiché sono la cristianizzazione di un rituale pagano che si svolgeva quel giorno nell’Urbe, esse sono più antiche e del tutto distinte dalla festa di S. Marco che pur cade il giorno medesimo. Accanto alle Rogazioni romane del 25 aprile, in età tardoantica furono introdotte anche tre Rogazioni minori o galliche, poiché originate in Gallia, nei tre giorni che precedono l’Ascensione (in alcuni luoghi nei tre giorni che seguono la domenica fra l’Ottava dell’Ascensione). Tutte le rogazioni sono cadute in disuso negli anni ‘70.
66 Nei luoghi ove vi sia il culto specifico del santo.
67 Il Leone di S. Marco è alato e può essere Andante, Rampante, in mołéca (cioè in tondo a guisa di granchio), con o senza spada e col libro aperto o chiuso, assumendo per ognuna di queste pose diversi significati
PAGINA 18
Capitolo II
I SANTI DEL CANONE
Il Canone, l’anafora del Rito Romano
Fino alla riforma liturgica del 1969 il Canone era l’unica anafora per il Rito Romano, composta secondo la tradizione da S. Gregorio Magno (in realtà il nucleo delle preghiere è più antico e risale probabilmente al III-IV secolo, anche se ne abbiamo compiuta testimonianza solo in età gregoriana), a differenza dei riti orientali che usano diverse anafore in determinati giorni o tempi liturgici. Diventato Preghiera Eucaristica I nel messale NO in uso dal 1970, non è cambiato solo il nome. Presto si sono aggiunte varianti, differenti a seconda della lingua del messale, e l’ordine delle parole dell’Istituzione è stato cambiato per adeguarsi a quello delle preghiere di nuova istituzione. Il Canone è così di fatto caduto in disuso, anche per la sua maggiore lunghezza rispetto ad altre preghiere. Le altre varianti, ben più usate, sono molto diverse: la Preghiera Eucaristica II è una rimanipolazione moderna di un testo di S. Ippolito di Roma; la III è una sintesi del Canone composta da Paolo VI; la IV è una copia “occidentalizzata” dell’anafora bizantina di San Basilio il Grande, usata nel rito costantinopolitano nelle domeniche di Quaresima. Nella seconda edizione del nuovo messale, nel 1983, vi vennero aggiunte la Preghiera Eucaristica Svizzera (o V), in quattro varianti leggermente diverse, composta dalla Conferenza Episcopale Svizzera negli anni ‘70, le Preghiere Eucaristiche della Riconciliazione I e II e anche le Preghiere Eucaristiche per i Fanciulli I, II e III: queste ultime cinque, approvate ad experimentum, si distaccano completamente anche nell’impostazione generale dallo stile classico dell’anafora. Solo il Canone Romano contiene un elenco di santi, martiri e santi della Roma antica fino al IV secolo, data probabile della composizione del Canone, la cui comunione è invocata durante il Divin Sacrificio. Benché le preghiere orientali abbiano uno stile simile, in nessuna, nemmeno nella quarta, delle preghiere eucaristiche del messale romano moderno è stato contenuto un elenco così ampio: quello del Canone Romano è stato, anzi, visibilmente accorciato.
Di seguito il testo delle preghiere del Canone in cui si menzionano i santi. Il nome di s. Giuseppe, tra quello della Beata Vergine e quello dei santi Apostoli Pietro e Paolo, fu introdotto solo nel 1962 da Giovanni XXIII, ed è pertanto qui non riportato.
(…)
Vere dignum et iustum est, æquum et salutare, nos tibi semper et ubique gratias agere: Domine, sancte Pater, omnipotens æterne Deus: per Christum Dominum nostrum. […]68 Per quem maiestatem tua laudant Angeli, adorant Dominationes, tremunt Potestates. Cæli cælorumque Virtutes, ac beata Seraphim, socia exsultatione concelebrant. Cum quibus et mostras voces ut avdmitti iubeas, deprecamur, supplici confessione dicentes:
68 È riportato il prefazio, cioè l’introduzione dell’anafora, comune, ovvero usato in assenza di proprio. Nelle occasioni liturgiche più importanti infatti a questo punto s’inserisce una commemorazione propria del mistero celebrato.
I SANTI DEL CANONE 19
(…)
Communicantes, et memoriam venerante, in primis gloriosæ semper Virginis Mariæ, Genitricis Dei et Domini nostri Jesu Christi: sed et beatorum Apostolorum ac Martyrum tuorum, Petri et Pauli, Andreæ, Jacobi, Joannis, Thomæ, Jacobi, Philippi, Bartholomæi, Matthæi, Simonis et Thaddæi; Lini, Cleti, Clementis, Xysti, Cornelii, Cypriani, Laurentii, Chrysogoni, Joannis et Pauli, Cosmæ et Damiani: et omnium Sanctorum quorum; quorum meriti precibusque concessa, ut in omnibus protectionis tuæ muniamur auxilio. Per eundem Christum Dominum nostrum. Amen.
(…)
Nobis quoque peccatoribus famulis tuis, de multitudine miserationum tuarum sperantibus, partem aliquam et societatem donare digneris, cum tuis sanctis Apostolis et Martyribus: cum Joanne, Stephano, Matthia, Barnaba, Ignatio, Alexandro, Marcellino, Petro, Felicitate, Perpetua, Agatha, Lucia, Agnete, Cæcilia, Anastasia, et omnibus Sanctis tuis: intra quorum nos consortium, non æstimator meriti, sed veni, quæsumus largitor admitte. Per Christum Dominum nostrum.
(…)
I SANTI DEL CANONE69
Per gli Apostoli si veda il relativo paragrafo.
Linus, S. Lino papa e martire (II papa)
nascita
Volterra (?), ?
morte
Roma, 76/79
ricorrenza
23 settembre
patrono
–
emblemi e attributi
palma, pallio, triregno, piviale
Cletus, S. (Ana)cleto papa (III papa)
nascita
Atene ?
morte
Roma, 92 ca.
ricorrenza
26 aprile70
69 I nomi, seguendo l’ordine del testo, sono riportati in latino al nominativo ed in italiano.
20 I SANTI E LE LORO FESTE
patrono
–
emblemi e attributi
pallio, triregno, piviale
Clemens, S. Clemente I, papa e martire (IV papa)
nascita
Roma, ?
morte
Cherson (Crimea), 23 novembre 100, gettato in mare con un’ancora al collo
ricorrenza
23 novembre
patrono
bambini, battellieri, marinai
invocato contro le malattie dei bambini
emblemi e attributi
palma, pallio, triregno, piviale
proverbi e detti popolari
Per San Clemente l’inverno mette un dente.
Per San Clemente smetti la semente.
Xystus, S. Sisto II papa e martire (XXIV papa)
celebrato insieme a Felicissimo e Agapito martiri
nascita
Grecia
morte
Roma, 6 agosto 258, decapitato
ricorrenza
6 agosto71
patrono
–
emblemi e attributi
palma, pallio, triregno, piviale
70 Ss. Cleto e Marcellino, papi e martiri. La tradizione vuole che il Cleto menzionato nel Canone, festeggiato il 26 aprile con S. Marcellino, sia diverso dall’Anacleto di altre liste, festeggiato il 13 luglio. Nel 1962, essendo stati ritenuti la stessa persona, vennero uniformati sopprimendo la festa di luglio.
71 Commemorazione nella festa della Trasfigurazione (6 agosto).
I SANTI DEL CANONE 21
Cornelius, S. Cornelio papa e martire (XXI papa)
nascita
Roma, ca 180
morte
Centocelle, giugno 253
ricorrenza
16 settembre72
patrono
–
emblemi e attributi
palma, pallio, triregno, piviale
Cyprianus73, S. Cipriano di Cartagine vescovo e martire
nascita
Cartagine, 210
morte
Cartagine, 14 settembre 258
ricorrenza
16 settembre74
patrono
Algeria
emblemi e attributi
palma, baculo pastorale
Laurentius, S. Lorenzo diacono e martire
nascita
Osca, (oggi Huesca, Aragona), 225
morte
Roma, 10 agosto 258, bruciato su una graticola
ricorrenza
10 agosto
patrono
diaconi, cuochi, pompieri
Sri Lanka
emblemi e attributi
palma, graticola, dalmatica
72 Ss. Cornelio papa e Cipriano, vescovo, martiri.
73 Rectius, Tascius Cæcilius Cyprianus.
74 Ss. Cornelio papa e Cipriano, vescovo, martiri.
22 I SANTI E LE LORO FESTE
proverbi e detti popolari
A san Lorenzo l’uva si tinge.
A San Lorenzo, della grande calura, tardi arriva e poco dura.
Chrysogonus, S. Crisogono d’Aquileia martire
nascita
?, fine del III sec.
morte
Grado (Friuli), inizio del IV sec., decapitato
ricorrenza
24 novembre
patrono
–
emblemi e attributi
mantello, cavallo e lancia (era un soldato romano)
Joannes et Paulus, Ss. Giovanni e Paolo75 martiri
nascita
Roma, ?
morte
Roma, 360 ca.
ricorrenza
26 giugno
patroni
invocati contro le tempeste
emblemi e attributi
palma
Cosma et Damianus, Ss. Cosma e Damiano76 martiri
nascita
Arabia, ?
morte
Ciro di Siria, 303 ca., decapitati
ricorrenza
27 settembre77
75 Fratelli.
76 Fratelli gemelli.
77 Secondo la tradizione corrispondente alla probabile giornata di dedicazione della basilica urbana al Foro Romano. Paolo VI ne spostò la Memoria al 26 rendendola facoltativa.
I SANTI DEL CANONE 23
patroni
medici, parrucchieri
invocati contro la peste
Cechia
emblemi e attributi
palma, strumenti chirurgici78
Stephanus, S. Stefano protomartire
nascita
Grecia, ultimi anni a.C.
morte
Gerusalemme, 36, lapidato
ricorrenza
3 agosto, Invenzione delle sue reliquie79
26 dicembre
patrono
diaconi
invocato contro il mal di testa
emblemi e attributi
palma e pietre
Ignatius, S. Ignazio d’Antiochia vescovo e martire
nascita
?
morte
Roma, 107, sbranato dalle belve
ricorrenza
1 febbraio80
patrono
–
emblemi e attributi
leone da lui accarezzato
78 Erano entrambi medici anargiri, ovvero non si facevano pagare.
79 Abolita nel 1962.
80 17 ottobre nel NO.
24 I SANTI E LE LORO FESTE
Alexandrus, S. Alessandro I, papa (VI papa)
celebrato insieme ad Evenzio e Teodulo, presbiteri e martiri81 e Giovenale, vescovo82 e confessore
nascita
Roma, ?, per Alessandro, Evenzio e Teodulo
Africa, ?, per Giovenale
morte
Roma, 115/116, decapitazione per Alessandro, Evenzio e Teodulo
?, IV sec. per Giovenale
ricorrenza
3 maggio83
patrono
–
emblemi e attributi
palma, pallio, triregno, piviale per Alessandro
palma per Evenzio e Teodulo
palma, baculo pastorale per Giovenale
Marcellinus, S. Marcellino papa e martire (XXIX papa)
nascita
Roma, ?
morte
Roma, 1 aprile 305
ricorrenza
26 aprile84
patrono
–
emblemi e attributi
palma, pallio, triregno, piviale
Petrus, S. Pietro85 martire
celebrato insieme a Marcellino86 ed Erasmo vescovo87, martiri
nascita
?
81 Alessandro, Evenzio e Teodulo vennero martirizzati insieme.
82 Primo vescovo di Narni, in Umbria.
83 giorno del martirio dei Ss. Alessandro, Evenzio e Teodulo.
84 Ss. Cleto e Marcellino, papi e martiri.
85 Esorcista.
86 Presbitero, non confondersi con papa Marcellino.
87 Vescovo in Asia Minore, martire in Campania.
I SANTI DEL CANONE 25
morte
303 ca., tutti e tre martirizzati all’epoca di Diocleziano.
ricorrenza
2 giugno
patrono
–
emblemi e attributi
palma e, per Erasmo, mitria e baculo pastorale
Perpetua et Felicitas, Ss. Perpetua e Felicita88 martiri
nascita
Cartagine
morte
Cartagine, 203, sbranate dalle fiere
ricorrenza
7 marzo89
patrono
–
emblemi e attributi
palma
Agatha, S. Agata vergine e martire
nascita
Catania, III sec.
morte
Catania, 5 febbraio 251, seni strappati, bruciata
ricorrenza
5 febbraio
patrono
pompieri
Repubblica di S. Marino
emblemi e attributi
giglio, palma, pinze, seni su un piatto
88 Santa cartaginese, schiava di Perpetua, da non confondersi con l’omonima santa martire romana, madre di sette figli tutti martiri e ricordata il 23 novembre.
89 Ss. Perpetua e Felicita; Ss. Perpetua e Felicita dal 1596 sono state solo commemorate in questo giorno, essendo stata inserita la festa di S. Tommaso d’Aquino nella medesima data; nel 1913 furono spostate al 6 marzo per poter godere d festa autonoma; nel NO sono tornate al 7 marzo.
26 I SANTI E LE LORO FESTE
proverbi e detti popolari
Sant’Agata porta la festa a casa.
Lucia, S. Lucia vergine e martire
nascita
Siracusa
morte
Siracusa, 13 dicembre 304, pugnalata
ricorrenza
13 dicembre
patrono
ciechi, oculisti, elettricisti
invocata contro le malattie oculari
emblemi e attributi
giglio, palma, libro del Vangelo, occhi su un piatto
proverbi e detti popolari
Santa Lucia, la notte pì lunga che ghe sia.
Da Santa Lucia, el fredo s’invia, da Nadal nol fa mal, da Sant’Antoni (17 gennaio), trema la barba ai omi.
Da Santa Lucia a Natale il dì s’allunga quanto un passo di cane.
Agnes, S. Agnese di Roma vergine e martire
nascita
Roma, 290/293
morte
Roma, 305 ca., pugnalata
ricorrenza
21 gennaio90
patrono
vergini, fidanzate, affetti da calvizie
emblemi e attributi
palma, lunghi capelli, spada, agnello
proverbi e detti popolari
Sant’Agnese, il freddo è per le siepi.
A Sant’Agnese, el fredo passa le sfese.
90 Nel VO c’è anche una sua commemorazione, detta S. Agnetis secundo, il 28 gennaio, probabilmente resto di un’antica octavuncula (piccola ottava) che ancora si trova in alcuni messali occidentali non tridentini come quello Aquileiese; nel NO solo il 21 gennaio.
I SANTI DEL CANONE 27
Cæcilia, S. Cecilia vergine e martire
nascita
Roma, II sec.
morte
Roma, 22 novembre 230, decapitata
ricorrenza
22 novembre91
patrono
compositori di inni, musicisti, cantanti
emblemi e attributi
giglio, organo, liuto, spartiti, rose
Anastasia, S. Anastasia di Sirmio vergine e martire
nascita
Roma, ?
morte
Sirmio (Voivodina), 25 dicembre 304
ricorrenza
25 dicembre92
patrono
tessitori
invocata contro le malattie e gli inganni del demonio
emblemi e attributi
palma, vaso di medicinali
91 Si segnala che inoltre il 14 aprile c’è la commemorazione dei Ss. Tiburzio (suo cognato), Valeriano (suo marito) e Massimo (ufficiale convertito).
92 Commemorazione alla Messa dell’Aurora nel VO. Anticamente le feste dei martiri erano tassativamente celebrate il giorno del loro transito, e non si trasferivano nemmeno se coincidenti con feste importantissime come il Natale: con il tempo, si decise che all’interno di queste grandi feste i martiri occorrenti fossero commemorati solo alle Laudi e alla Messa, e non a Vespro e Mattutino. Nel caso di S. Anastasia la commemorazione era compiuta solo alla Messa dell’Aurora, la cui stazione era proprio nella basilica a essa dedicata.
PAGINA 28
Capitolo III
I SANTI DELLE LITANIE
Le Litanie dei Santi
Le Litanie dei Santi sono delle preghiere d’invocazione antichissime, e si fanno risalire a papa Gregorio Magno, che ne stabilì il testo nel 590 da cantarsi in processione per impetrare la cessazione della peste che infuriava a Roma. Da allora vengono cantate in occasioni di solenni e pubbliche petizioni, cioè nelle Rogazioni maggiori e minori, nelle ordinazioni, nelle processioni penitenziali, etc. È questa la redazione che viene comunemente usata, rimasta pressoché immutata da quella gregoriana salvo l’introduzione dei santi fondatori di popolari ordini religiosi; nelle funzioni vigiliari di Pasqua e Pentecoste ne era cantata una forma abbreviata, con meno citazioni. Si segnala, tuttavia, che Paolo VI nel 1970 ne fece modificare la composizione, aggiungendo nuovi santi all’elenco e sottraendone alcuni tradizionali.
TESTO DELLE LITANIE
Kyrie, eleison.
Christe, eleison.
Kyrie, eleison.
Christe, audi nos.
Christe, exaudi nos.
Pater de caelis Deus, R. miserere nobis.
Fili Redemptor mundi Deus,
Spiritus Sancte Deus,
Sancta Trinitas, unus Deus,
Sancta Maria, R. ora(te) pro nobis.
Sancta Dei Genetrix,
Sancta Virgo virginum,
Sancte Michael,
Sancte Gabriel,
Sancte Raphael,
Omnes sancti Angeli et Archangeli,
Omnes sancti beatorum Spirituum ordines,
Sancte Ioannes Baptista,
Sancte Ioseph,
Omnes sancti Patriarchae et Prophetae,
Sancte Petre,
Sancte Paule,
Sancte Andrea,
I SANTI DELLE LITANIE 29
Sancte Iacobe (maior),
Sancte Joannes,
Sancte Thoma,
Sancte Jacobe (minor),
Sancte Philippe,
Sancte Bartolomaee,
Sancte Matthaee,
Sancte Simon,
Sancte Thaddaee,
Sancte Matthia,
Sancte Barnaba,
Sancte Luca,
Sancte Marce,
Omnes sancti Apostoli et Evangelistae,
Omnes sancti discipuli Domini,
Omnes sancti Innocentes,
Sancte Stephane,
Sancte Laurenti,
Sancte Vincenti,
Sancti Fabiane et Sebastiane,
Sancti Ioannes et Paule,
Sancti Cosma et Damiane,
Sancti Gervasi et Protasi,
Omnes sancti martyres,
Sancte Sylvester,
Sancte Gregori,
Sancte Ambrosi,
Sancte Augustine,
Sancte Hieronyme,
Sancte Martine,
Sancte Nicolaë,
Omnes sancti Pontifices et Confessores,
Omnes sancti Doctores,
Sancte Antoni,
Sancte Benedicte,
Sancte Bernarde,
Sancte Dominice,
Sancte Francisce,
Omnes sancti Sacerdotes et Levitae,
Omnes sancti Monachi et Eremitae,
Sancta Maria Magdalena,
Sancta Agatha,
Sancta Lucia,
Sancta Agnes,
Sancta Caecilia,
Sancta Catharina,
30 I SANTI E LE LORO FESTE
Sancta Anastasia,
Omnes sanctae Virgines et Viduae
Omnes Sancti et Sanctae Dei, R. intercedite pro nobis.
(…)93
I SANTI DELLE LITANIE
Sancta Maria, Beata Vergine Maria (la Madonna)94
nascita
Nazareth (Galilea), I sec a.C.
morte
Gerusalemme, I sec. d.C.
ricorrenza
Le ricorrenze sono moltissime, limitandosi a quelle universali e a qualcun’altra comunque popolarissima:
Immacolata Concezione95, 8 dicembre (universale)
Traslazione della Santa Casa di Loreto, 10 dicembre
Aspettazione del Parto, 18 dicembre
Purificazione (Candelora), 2 febbraio (universale)
Apparizione a Lourdes, 11 febbraio (universale)
Sposalizio della Vergine Maria, 23 febbraio
Annunciazione, 25 marzo (universale)
Sette Dolori, Venerdì di Passione (universale)
Del Buon Consiglio, 26 aprile
Regina di Tutti i Santi e Madre del Bell’Amore, 8 maggio
Regina degli Apostoli, sabato dopo l’Ascensione
Ausiliatrice, 24 maggio
Regina, 31 maggio96 (universale)
Madre della Grazia, 9 giugno
Perpetuo Soccorso, 27 giugno
Visitazione, 2 luglio (universale)
Madonna del Carmelo, 16 luglio (universale)
Madre della Misericordia, sabato prima della quarta domenica di luglio
Dedicazione di S. Maria Maggiore (Madonna della Neve), 5 agosto (universale)
Rifugio dei Peccatori, 13 agosto
Assunzione (Dormizione), 15 agosto (universale)
Cuore Immacolato, 22 agosto97 (universale)
Salute degli Infermi, sabato precedente l’ultima domenica di agosto
Consolazione, sabato dopo la festa di s. Agostino (28 agosto)
93 Non si riporta il resto delle Litanie, formato da invocazioni al Signore, perché non contiene nomi di santi.
94 Molto usato in Italia ma mai con valenza liturgica.
95 Il titolo fu così modificato nel 1863, con l’introduzione della nuova messa e del nuovo ufficio della festa in seguito alla 1 del dogma nove anni prima; in precedenza era solo la “Concezione”.
96 Solo dal 1954; 22 agosto nel NO.
97 Dal 1954 sostituisce l’ottava dell’Assunzione.
I SANTI DELLE LITANIE 31
Natività, 8 settembre (universale)
Suo Santo Nome, 12 settembre98 (universale)
Sette Dolori, 15 settembre99 (universale)
Della Mercede, 24 settembre (universale)
Festa del Rosario, 7 ottobre100 (universale)
Sua Divina Maternità, 11 ottobre101 (universale)
Sua Presentazione al Tempio, 21 novembre (universale)
Festa della sua Medaglia Miracolosa, 27 novembre
patrono
innumerevoli luoghi, città, congregazioni: Albania (Maria Madre del Buon Consiglio), America (Nostra Signora di Guadalupe), Australia (Nostra Signora del Soccorso), Brasile (Nostra Signora di Aparecida), Cile (Nostra Signora del Carmelo), Cina (Nostra Signora Ausiliatrice), Cuba (Nostra Signora della Carità del Cobre), Francia (Maria SS. Assunta), Haiti (Nostra Signora del Perpetuo Soccorso), Kenya (Marina Regina dell’Amore), Libano (Nostra Signora del Libano), Messico (Nostra Signora di Guadalupe), Moldavia (Maria Madre del Buon Consiglio), Portogallo (Maria SS. Immacolata), Repubblica Dominicana (Nostra Signora di Altagrazia), Slovacchia (Maria SS. Addolorata), Slovenia (Maria SS. Ausiliatrice), Ungheria (Maria SS. Magna Domina), USA (Maria SS. Immacolata), Uruguay (Madonna dei Trentatré), Venezuela (Nostra Signora di Coromoto)
emblemi e attributi
sono molteplici gli archetipi iconografici della Beata Vergine Maria. Di seguito si fa un elenco, nient’affatto esaustivo, dei più comuni:
Madonna Odigitria102
Madonna Glikophilousa103
Madonna col Bambino
Madonna Leggente
Madonna Nera104
Madonna dell’Umiltà
Madonna in Trono o Incoronata
Madonna orante
Pietà (Compianto sul Cristo morto)
Madonna del Parto
98 Dal 1913; in precedenza, la domenica fra l’Ottava della Natività della Vergine; corrisponde alla vittoria dei Cristiani sui Turchi a Kahlenberg, Vienna, 12/9/1683. Eliminata da Paolo VI, ripristinata da Giovanni Paolo II.
99 Dal 1913, in sostituzione dell’Ottava della Natività della Vergine; in precedenza, la terza domenica di settembre.
100 Dal 1913; in precedenza, la prima domenica di ottobre. Corrisponde alla vittoria dei Cristiani sui Turchi a Lepanto, 7/10/1571.
101 Introdotta nel 1931. In precedenza, era celebrata solo in alcuni luoghi la seconda domenica di ottobre.
102 Ovvero “Indicante”: Madonna che indica il Bambino benedicente che tiene in braccio, il quale a sua volta tiene in mano una pergamena arrotolata, il chirografo, nel quale è scritto il debito contratto dai Progenitori col Peccato Originale, e che Cristo strappa tradizionalmente nell’icona della Risurrezione.
103 Cioè “che dà un dolce bacio” al Bambino.
104 Il tipo iconografico, che è per esempio quello della Madonna di Czestochowa o della Mesopanditissa nella Basilica della Salute a Venezia, si caratterizza per la a pelle scura con cui è raffigurata la Madonna, spesso resa nella statuaria con l’usodi legni bruni: tale colore bruno è misticamente simbolo della luce della Grazia, e trova il suo riferimento biblico nel Cantico dei Cantici I, 4-5 (Nigra sum, sed formosa […] Nolite me considerare quod fusca sim, quia decoloravit me sol).
32 I SANTI E LE LORO FESTE
proverbi e detti popolari
Ala Madona Candelora (2 febbraio) de l’inverno semo fora, se la vien co piova e vento, de l’inverno semo dentro ma, o con nuvolo o seren, un meseto ghe ne vien.
Da la Candelora, i venti zoga fora.
Se vuoi buona rapa che per Santa Maria (15 agosto) sia nata.
Per Ferragosto (15 agosto) piccioni e anitre arrosto.
Alla Madonna di agosto (15 Agosto) si rinfresca il bosco.
Per l’Assunta l’oliva è unta.
Chi si rinnova per Maria (8 dicembre), scampa la malattia.
Michaël105, S. Michele Arcangelo
ricorrenza
Apparizione, 8 maggio
Dedicazione della Basilica di S. Michele al VII miglio della Salaria106, 29 settembre107
patrono
infermi, Forze dell’Ordine (in Italia Polizia di Stato), paramedici, marinai, vigili del fuoco, radiologi, Ordine dei Minimi
Bielorussia, Filippine, Francia, Germania, Papua Nuova Guinea, Città del Vaticano, Ucraina
emblemi e attributi
ali, spada, armatura, diavolo, bilancia, globo crucigero, scettro.
proverbi e detti popolari
Quando l’anzolo (29 settembre) se bagna le ale, piove fin a Nadale.
Per San Michele la giuggiola nel paniere.
Per San Michele l’uva è come il miele.
Gabriel108, S. Gabriele Arcangelo
ricorrenza
24 marzo, VO109
29 settembre, NO e assieme a Michele e Raffaele
patrono
diplomatici e addetti alla telecomunicazione
Portogallo
105 L’Arcistratego delle Milizie Celesti, che in Ap. XII guida le schiere angeliche contro gli angeli apostatici e il dragone. S. Michele è ricordato nel Confiteor, come anche nella benedizione dell’incenso. Nel 1884 papa Leone XIII compose una preghiera a s. Michele Arcangelo, sotto sua dettatura diretta durante un’apparizione notturna, da recitarsi all’interno di un piccolo esorcismo e, in forma abbreviata, al termine di ogni messa non cantata assieme ad altre preci; tali preci, dette appunto leonine, furono abolite nel 1965.
106 Della basilica del VI sec. rimangono solo rovine.
107 La festa della Dedicazione è divenuta de facto la festa di tutte le potenze celesti, con una speciale attenzione a S. Michele Arcangelo. Il tema è ripreso il 2 ottobre, Festa dei Ss. Angeli Custodi, divenuta universale nel 1670 con Clemente X.
108 L’Angelo che portò il lieto annuncio a Maria, e più in generale il Messaggero di Dio.
109 Dal 1925 con Benedetto XV. In precedenza 18 marzo o 26 aprile a seconda dei luoghi.
I SANTI DELLE LITANIE 33
emblemi e attributi
ali, giglio, cartiglio con l’iscrizione “Ave Maria”
Raphael110, S. Raffaele Arcangelo
ricorrenza
24 ottobre111
patrono
viaggiatori, ciechi, medici, fidanzati
invocato per malattie oculari
emblemi e attributi
ali, vaso dei medicamenti
Omnes sancti Angeli et Archangeli, Voi, tutti i santi Angeli ed Arcangeli
Omnes sancti beatorum Spirituum ordines, Voi, tutte le sante gerarchie di Spiriti beati
PATRIARCHAE ET PROPHETAE, PATRIARCHI E PROFETI
Joannes Baptista, S. Giovanni Battista
nascita
Gerusalemme, fine I sec. a.C.
morte
Macheronte, Perea (Transgiordania), 29-32 d.C.
ricorrenza112
Natività, 24 giugno
Decollazione, 29 agosto
Concezione, 23 settembre
patrono
carcerati, cardatori, pellicciai, monaci
Québec
emblemi e attributi
agnello, ascia, cartiglio con “Ecce Agnus Dei”, pelo di cammello
proverbi e detti popolari
La vigilia di San Giovanni (23 giugno) piove tutti gli anni.
A San Giovanni (24 giugno) il sorgo va in pan.
110 L’Angelo che assiste i malati e i viaggiatori, che accompagna Tobia nel viaggio per ricercare il medicamento per il padre Tobi accecato, la cui vicenda è narrata nel biblico Libro di Tobia. Per questo motivo è invocato durante le preghiere dell’Itinerarium, cioè un piccolo ufficio propiziatorio che dovrebbe recitarsi prima di mettersi in viaggio.
111 Dal 1913; in precedenza la II domenica dopo Pasqua in alcuni luoghi o non festeggiato in altri; 29 settembre nel NO.
112 Oltre alle citate, vi sono numerose feste della traslazione o del rinvenimento di sue reliquie, e specialmente del suo capo, ma la data è molto variabile da luogo a luogo.
34 I SANTI E LE LORO FESTE
La notte di San Giovanni entra il mosto nel chicco.
La notte di San Giovanni, ogni erba nasconde inganni.
Joseph, S. Giuseppe sposo della B.V. Maria e padre putativo di Gesù Cristo
nascita
?, I sec. a.C.
morte
Nazareth, I sec. d.C.
ricorrenza
19 marzo
Suo Patrocinio sulla Chiesa Universale113, terzo mercoledì dopo Pasqua114
patrono
Chiesa Universale, Boemia, Canada, Croazia, Messico, Perù, Vietnam
emblemi e attributi
bastone, Bambin Gesù, giglio, strumenti da falegname, di regola ma non sempre raffigurato anziano
Omnes sancti Patriarchae et Prophetae, Voi tutti i santi Patriarchi e Profeti
APOSTOLI ET DISCIPULI, APOSTOLI E DISCEPOLI
Per i singoli Apostoli si veda il relativo paragrafo.
Omnes sancti Apostoli et Evangelistae115, Voi tutti i santi Apostoli ed Evangelisti
Omnes sancti discipuli Domini, Voi tutti i santi discepoli del Signore
MARTYRES, MARTIRI
Sancti Innocentes, Ss. Innocenti
nascita
Betlemme, 1 d.C.
morte
Betlemme (Giudea), 1 d.C.
ricorrenza
113 La festa fu abolita nel 1955 e rimpiazzata da S. Giuseppe Operaio, in data fissa il 1° maggio. Tale ricorrenza è stata ed è tuttora ampiamente criticata poiché la sua introduzione è in sostanza un tentativo – non riuscito – di cristianizzare la festa comunista dei lavoratori, celebrata proprio il 1° maggio. L’introduzione della festa di S. Giuseppe Operaio ha portato anche a dover spostare la festa tradizionalmente celebrata quel giorno dei Ss. Filippo e Giacomo, cfr. nt. 33.
114 Fino al 1913: la terza domenica dopo Pasqua.
115 In molti luoghi, commemorazione cumulativa di tutti i santi apostoli il 29 giugno, nella solennità dei Ss. Pietro e Paolo. In molte tradizioni, Divisione degli Apostoli il 15 luglio.
I SANTI DELLE LITANIE 35
28 dicembre
patrono
bambini
emblemi e attributi
palma
Per i santi Stefano, Lorenzo, Giovanni e Paolo e Cosma e Damiano, si veda il paragrafo sul Canone.
Vincentius, S. Vincenzo di Saragozza diacono e martire
nascita
Osca (oggi Huesca, Aragona), ?
morte
Valenza (Valentia, Spagna), 22 gennaio 304116
ricorrenza
22 gennaio
patrono
vignaioli, naviganti, orfani, vedove, poveri
emblemi e attributi
palma, dalmatica, cavalletto, macina legata al collo, uncino, corvo, barca, grappolo d’uva
proverbi e detti popolari
San Vincenzo, l’inverno mette i denti.
Fabianus et Sebastianus, Ss. Fabiano papa (XX papa) e Sebastiano martiri
nascita
? Fabiano
Narbo Martius (oggi Narbona, Occitania) ca 256 Sebastiano
morte
Roma, 20 gennaio 250 per Fabiano
Roma, 20 gennaio 286-8 o 304 per Sebastiano
ricorrenza
20 gennaio117
patrono
arcieri, vigili urbani per s. Sebastiano
invocato contro la peste
emblemi e attributi
116 Ss. Vincenzo e Anastasio martiri. S. Anastasio è un monaco persiano decapitato nel 628. Nel NO memoria facoltativa di s. Vincenzo, nessuna per s. Anastasio.
117 Memoria facoltativa per entrambi nel NO.
36 I SANTI E LE LORO FESTE
palma, colomba sul capo per Fabiano
frecce per Sebastiano118
proverbi e detti popolari
San Fabian e Sebastian i ven via cun la viöla in man119
Gervasius et Protasius, Ss. Gervasio e Protasio120 martiri
nascita
?
morte
Milano (Mediolanum, Lombardia), III sec.
ricorrenza
19 giugno121
patrono
–
emblemi e attributi
flagello per Gervasio, spada per Protasio
Omnes sancti martyres, Tutti i Santi Martiri122
EPISCOPI ET DOCTORES, VESCOVI E DOTTORI (DELLA CHIESA)
Sylvester, S. Silvestro I, papa e confessore (XXXIII papa)
nascita
?
morte
Roma, 31 dicembre 335
ricorrenza
31 dicembre123
patrono
118 Il culto di S. Sebastiano si diffuse prontamente, come pure l’archetipo iconografico che lo rappresenta come un bel giovane seminudo legato ad un albero e trafitto dalle frecce. Questo spiega la sua singolare fortuna in ambienti profani come icona omosessualista, non certo avvenuta per approvazione ecclesiastica.
119 Proverbio antichissimo ancora in uso, antecedente la riforma gregoriana del calendario (1583), anche se è difficile che il 20 gennaio spuntino le viole. A quel tempo, il 20 gennaio del calendario giuliano corrrispondeva al 30 gennaio astronomico; oggi, il 20 gennaio giuliano (calendario ancora in uso presso alcune comunità slave, georgiane, copte ed etiopi) corrisponderebbe al 2 febbraio astronomico/gregoriano.
120 Figli dei Ss. Vitale e Valeria, martiri.
121 Niente nel NO.
122 In molti luoghi loro commemorazione cumulativa il 26 dicembre.
123 Festa piena tradizionalmente, ridotta a commemorazione nel 1962; memoria facoltativa nel NO.
I SANTI DELLE LITANIE 37
–
emblemi e attributi
triregno e paramenti papali
proverbi e detti popolari
Per San Silvestro ogni oliva nel canestro.
Gregorius, S. Gregorio Magno papa, confessore e dottore
nascita
Roma, 540
morte
Roma, 12 marzo 604
ricorrenza
12 marzo124
patrono
papi, cantanti, musicisti
emblemi e attributi
triregno e paramenti papali
Ambrosius, S. Ambrogio vescovo, confessore e dottore
nascita
Augusta Treverorum (oggi Treviri, Palatinato), 340 ca.
morte
Milano, 4 aprile 397
ricorrenza
7 dicembre, sua Ordinazione125
21 febbraio, sua vittoria nella disputa con il pagano Simmaco per l’Altare della Vittoria126
4 aprile, Transito
patrono
vescovi, prefetti, apicultori
emblemi e attributi
api, scudiscio, baculo pastorale, gabbiano
proverbi e detti popolari
A Sant’Ambrogio il freddo cuoce.
Augustinus, Sant’Agostino d’Ippona vescovo, confessore e dottore
124 3 settembre nel NO, giorno della sua consacrazione episcopale.
125 Festa della sua consacrazione episcopale, sua festa principale nel calendario universale; memoria nel NO.
126 Ricordata in molti calendari medievali.
38 I SANTI E LE LORO FESTE
nascita
Thagaste (oggi Tagaste, Algeria NE), 13 novembre 354
morte
Hippo Regius (Ippona, oggi Annaba, Algeria NE), 28 agosto
ricorrenza
28 febbraio, Traslazione delle Reliquie
15 maggio, Conversione
28 agosto, Transito
patrono
teologi, stampatori
emblemi e attributi
baculo pastorale, libro, cuore infiammato o trafitto, bambino con la conchiglia
Hieronymus127, S. Girolamo presbitero, confessore e dottore
nascita
Strido128 (Stridone, Dalmazia), ca. 347
morte
420, 30 settembre
ricorrenza
30 settembre
patrono
archeologi, bibliotecari, librai, traduttori, pellegrini
invocato da ipovedenti
emblemi e attributi
libro, teschio, galero, leone
Martinus, S. Martino di Tours vescovo e confessore
nascita
Sabaria (Pannonia), 316 ca.
morte
Condacensis Vicus (oggi Candes-Saint-Martin, Valle della Loira), 8 novembre 397
ricorrenza
11 novembre
patrono
albergatori, osti, cavalieri, militari, stranieri, sinistrati, vendemmiatori, viticoltori
Francia, Ungheria
emblemi e attributi
127 Rectius Eusebius Sophronius Hieronymus.
128 Località di ancora incerta ubicazione.
I SANTI DELLE LITANIE 39
baculo pastorale, globo di fuoco, mantello, cavallo, mitria, spada
proverbi e detti popolari
Da San Martin, l’inverno xe in camin.
A San Martin, casca le foje e se spina el bon vin.
L’estate di San Martino dura tre giorni ed un pocolino.
A San Martino si sposa la figlia del contadino.
A San Martino il grano va al mulino.
Da San Martino l’inverno è in cammino.
Chi vuol far buon vino, zappi e poti a San Martino.
A San Martino si lascia l’acqua e si beve il vino.
Per San Martino si buca la botte del miglior vino.
A San Martino ogni mosto è vino.
Per San Martino si spilla il botticino.
Per San Martino cadono le foglie e si spilla il vino.
Oca, castagne e vino per festeggiare San Martino.
Per San Martino nespole e vino.
A San Martino tappa il barile e assaggia il tuo vino.
A San Martino bevi buon vino e lascia l’acqua per il mulino.
Nicolaus, S. Nicola (o Ni[c]colò) di Myra, detto anche di Bari, il Grande, il Mirovlita129 e il Taumaturgo, vescovo e confessore
nascita
Pàtara di Licia, ca. 270
morte
Myra/Mira (Licia), 6 dicembre 343
ricorrenza
9 maggio, traslazione
6 dicembre, transito
patrono
bambini, scolari, marinai, naviganti, poveri, pellegrini
Grecia, Russia
emblemi e attributi
paramenti vescovili, mitra e baculo pastorale, tre sacchetti con monete d’oro, pani, ancora, nave
proverbi e detti popolari
Per San Nicolò, festa o non festa, a scuola non si resta.
A San Nicola di Bari la rondine passa i mari.
San Nicolò de Bari, la festa dei marinari.
Omnes sancti Pontifices et Confessores, Voi, tutti i santi Pontefici e Confessori
129 “Colui che sparge miro”, poiché dalla sua tomba si effonde incessantemente un liquido profumato e santificato detto appunto miro.
40 I SANTI E LE LORO FESTE
Omnes sancti Doctores, Voi, tutti i santi Dottori
PRESBYTERI ET RELIGIOSI, PRESBITERI E RELIGIOSI
Antonius, Sant’Antonio abate130, detto anche il Grande, l’Egiziano, l’Anacoreta, del Deserto e del Fuoco, abate
nascita
Coma (Qiman al-‘Arûs) (Fayyum, Egitto), 251
morte
Alessandria d’Egitto, 356
ricorrenza
17 gennaio
patrono
animali domestici, macellai, salumieri, canestrai
invocato contro l’herpes zoster131
emblemi e attributi
bastone a T, campanella, maiale132
proverbi e detti popolari
Sant’Antonio, gran freddura, San Lorenzo gran caldura, l’uno e l’altro poco dura.
Sant’ Antonio dalla barba bianca se non piove la neve non manca.
Sant’ Antonio dalla barba bianca, se non nevica non si mangia.
Da Santa Lucia (13 dicembre), el fredo s’invia, da Nadal nol fa mal, da Sant’Antoni, trema la barba ai omi.
Benedictus, S. Benedetto da Norcia133 abate
nascita
Nursia (oggi Norcia, Umbria), 480 ca.
morte
Abbazia di Montecassino (Lazio), 21 marzo 547
ricorrenza
21 marzo, transito
11 luglio134, traslazione
patrono
architetti, agricoltori, speleologi
Europa135
130 È considerato il padre dei cenobiti; da non confondere con Sant’Antonio da Padova.
131 vulgo “fuoco di Sant’Antonio”.
132 Grazie al quale avrebbe disperso i demoni che lo assalivano, secondo la sua agiografia.
133 Padre dell’Ordine Benedettino e del monachesimo occidentale.
134 Unica ricorrenza nel NO. Anticamente era celebrata dall’Ordine Benedettino con maggior solennità rispetto a quella del 21 marzo, ma unicamente perché fuori dalla Quaresima.
I SANTI DELLE LITANIE 41
emblemi e attributi
abito nero da abate, cocolla bianca, baculo pastorale, coppa con serpenti, corvo con pane nel becco
proverbi e detti popolari
A San Benedetto la rondine sotto il tetto
A Gennaio l’Epifania tutte le feste le porta via, poi arriva San Benedetto che ne riporta un bel sacchetto!
Bernardus, S. Bernardo di Chiaravalle O.Cist., abate e dottore (detto il Dottore Mellifluo)
nascita
Fontaine-lès-Dijon (Borgogna, Francia), 1090
morte
Ville-sous-la-Ferté (Champagne, Francia), 20 agosto 1153
ricorrenza
20 agosto
patrono
apicoltori
emblemi e attributi
cocolla bianca, mitria e baculo pastorale, cane bianco, libro, arnia
Dominicus, S. Domenico di Guzman136 confessore
nascita
Calaroga (Castiglia) 1170
morte
Bologna, 6 agosto 1221
ricorrenza
4 agosto137
patrono
Repubblica Dominicana
emblemi e attributi
stella in fronte o sul capo, giglio, cane138 , Vangelo, stendardo, rosario139, croce, libro, abito domenicano (saio bianco, scapolare bianco, cappa nera)
135 Dal 1964.
136 Fondatore dell’Ordine dei Frati Predicatori, detti anche Domenicani.
137 8 agosto nel NO.
138 L’emblema del cane deriva da un’interpretazione lessicale del nome in latino degli appartenenti all’Ordine da lui fondato: Dominicanes, letto come Canes Domini, cioè “Cani del Signore”, ovvero il cane simboleggia la loro fedeltà.
139 Comunemente infatti si attribuisce a lui l’introduzione della pia pratica del Rosario.
42 I SANTI E LE LORO FESTE
Franciscus, S. Francesco d’Assisi140 confessore
nascita
Assisi (Umbria), 1181/2
morte
Assisi, 3 ottobre 1226
ricorrenza141
17 settembre, Impressione delle Sacre Stimmate
4 ottobre
patrono
animali, uccelli, mercanti, poeti
Italia
emblemi e attributi
cocolla marrone, stigmate, crocifisso
proverbi e detti popolari
Per il Perdon (2 agosto) si mette la zappa in un canton.
Ottobre, il vino è nelle doghe. A San Francesco arriva il tordo e il fresco.
Omnes sancti Sacerdotes et Levitae, Voi, tutti i santi Sacerdoti e Leviti
Omnes sancti Monachi et Eremitae, Voi, tutti i santi Monaci ed Eremiti
SANCTÆ DEI, LE SANTE DI DIO
Maria Magdalena, S. Maria Maddalena penitente
nascita
Magdala (Galilea), I sec.
morte
Efeso (?), I sec.
ricorrenza
22 luglio
patrono
prostitute pentite, penitenti, parrucchieri, profumieri
emblemi e attributi
ampolla d’unguento, teschio, crocifisso, capelli lunghi fulvi
Per le sante Agata, Lucia, Agnese, Anastasia e Cecilia si veda il paragrafo sul Canone.
140 Fondatore dell’Ordine dei Minori, detti anche Francescani, dal quale poi storicamente si dirameranno vari rami (Minori, Minori Conventuali, Cappuccini, Minimi).
141 Strettamente collegata a s. Francesco è il Perdono d’Assisi o Gran Perdon, indulgenza plenaria che i fedeli possono lucrare dal mezzogiorno del 1 agosto alla mezzanotte del 2 agosto, ogni anno.
I SANTI DELLE LITANIE 43
Catharina, S. Caterina d’Alessandria vergine e martire
nascita
?, 287 ca.
morte
Alessandria d’Egitto, 304, decapitata
ricorrenza
25 novembre
patrono
oratori, sarti, studenti, mugnai, carradori, balie
invocata dalle lattanti, dai naufraghi e contro l’emicrania
contro le malattie della lingua
emblemi e attributi
palma, ruota dentata, spada, abiti regali, libro
proverbi e detti popolari
Da Santa Caterina, el fredo xe rafina.
Per Santa Caterina la neve si avvicina.
Per Santa Caterina la neve alla collina.
Per Santa Caterina o neve o brina.
A Santa Caterina tien pronta la fascina.
Omnes sanctae Virgines et Viduae, Tutte le sante Vergini e Vedove
Omnes Sancti et Sanctae Dei, Tutti i Santi e le Sante di Dio
PAGINA 44
Capitolo IV
I SANTI AUSILIATORI
Chi sono i santi ausiliatori?
I santi ausiliatori sono un gruppo di 14 santi invocati in casi di particolari necessità, generalmente per guarire da particolari malattie. La devozione a questi santi nacque in Franconia142, Germania, nel XV sec. a seguito dell’apparizione del Bambin Gesù attorniato da altri quattordici bambini al pastorello Hermann Leicht di Langheim. Paolo VI, con la riforma del calendario dei santi nel 1969, ne soppresse il culto.
Sant’Acacio o Agazio martire
nascita
?
morte
Bisanzio (oggi İstanbul, Tracia), 8 maggio 304
ricorrenza
8 maggio143
patrono
invocato contro l’emicrania
emblemi e attributi
palma, armatura da soldato romano
S. Barbara vergine e martire
nascita
Nicomedia (oggi İzmit, Bitinia), 273
morte
Nicomedia (oggi İzmit, Bitinia), 306, decapitata
ricorrenza
4 dicembre
patrono
pompieri, minatori, marinai, artiglieri, architetti, campanari, muratori
invocata contro i fulmini, febbre e morte improvvisa
Siria
emblemi e attributi
palma, torre con trifora, penne di pavone, corona
142 È una regione storica, oggi amministrativamente divisa tra Baviera, Turingia e Baden-Württemberg.
143 16 gennaio, traslazione.
I SANTI AUSILIATORI 45
proverbi e detti popolari
Santa Barbara benedetta, liberaci dal tuono e dalla saetta.
S. Biagio di Sebaste vescovo e martire
nascita
? III sec.
morte
Sebaste (oggi Sivas, Armenia Minore), 3 febbraio 316
ricorrenza
3 febbraio
patrono
medici, scalpellini, pastori, cardatori, suonatori di strumenti a fiato, laringoiatri
invocato contro il male di gola
emblemi e attributi
palma, mitria, baculo pastorale, pettine da cardatura, bambino e supplicante, candele decussate, torre con finestra, nuvola
proverbi e detti popolari
Per la festa di San Biagio il gran freddo ormai è passato.
Per S. Caterina d’Alessandria vedi paragrafo sui santi delle Litanie dei Santi
S. Ciriaco di Roma diacono e martire
celebrato insieme a Largo e Smaragdo144 martiri
nascita
?
morte
Roma, 306 ca.
ricorrenza
8 agosto
patrono
invocato contro le tentazioni e le ossessioni diaboliche
emblemi e attributi
palma, dalmatica
S. Cristoforo martire
nascita
?
144 I quali furono martirizzati lo stesso giorno ma in una circostanza diversa da quella di Ciriaco.
46 I SANTI E LE LORO FESTE
morte
Licia (Turchia), 250 ca.
ricorrenza
25 luglio
patrono
pellegrini, viaggiatori, autisti, automobilisti
invocato contro la peste e gli uragani
emblemi e attributi
bordone del pellegrino, gigante e reggente sulla spalla Gesù Bambino, cinocefalo145
S. Dionigi vescovo e martire
nascita
III sec.
morte
Lutetia (oggi Parigi) 250/285, decapitato
ricorrenza
9 ottobre
patrono
invocato contro i dolori alla testa
emblemi e attributi
palma, cefaloforo146
S. Egidio (Giles) abate
nascita
640 ca.
morte
1 settembre 720 ca.
ricorrenza
1 settembre
patrono
Francia
lattanti, disabili, lebbrosi, eremiti, cavalli, foreste
invocato contro il panico e la pazzia
emblemi e attributi
freccia, baculo pastorale, cerva
145 Nella tradizione bizantina.
146 Proprietà di un santo martire decapitato di tenere in mano la propria testa.
I SANTI AUSILIATORI 47
S. Erasmo di Formia147 vescovo e martire
nascita
Antiochia di Siria (?), III sec.
morte
Formiæ (oggi Formia, Lazio), 303
ricorrenza
2 giugno
patrono
invocato contro i dolori addominali
emblemi e attributi
palma, baculo pastorale, argano148
S. Eustachio martire
nascita
Roma, I sec.
morte
Roma, II sec.
ricorrenza
20 settembre
patrono
guardacaccia
invocato contro i pericoli del fuoco
emblemi e attributi
palma, cerva, toro in bronzo149
S. Giorgio, detto il Vittorioso, martire
nascita
Cappadocia (Turchia), 275-285 ca.
morte
Nicomedia (oggi İzmit, Bitinia), 23 aprile 303
ricorrenza
23 aprile
patrono
cavalieri, soldati, cavalli, lebbrosi
Canada, Catalogna, Etiopia, Georgia, Inghilterra, Lituania, Malta, Portogallo,
le infezioni della pelle, peste e malattie veneree
147 Noto anche come S. Elmo, per via del fuoco di Sant’Elmo.
148 Col quale venne eviscerato.
149 All’interno del quale morì arroventato assieme ai familiari.
48 I SANTI E LE LORO FESTE
emblemi e attributi
palma, drago, armatura, stendardo con croce rossa in campo bianco
proverbi e detti popolari
Quando San Giorgio viene in Pasqua, per il mondo c’è gran burrasca.
S. Margherita d’Antiochia di Pisidia vergine e martire
nascita
Antiochia di Pisidia (Turchia), 275 ca.
morte
Antiochia di Pisidia (Turchia), 290 ca., decapitata
ricorrenza
20 luglio
patrono
moribondi, partorienti
invocata dalle e per le partorienti
emblemi e attributi
palma, libro, croce e drago sotto i piedi
proverbi e detti popolari
Fino a Santa Margherita il gran cresce nella bica.
S. Pantaleone (o Pantaleimone)150 martire
nascita
Nicomedia (oggi İzmit, Bitinia), ?
morte
Nicomedia (oggi İzmit, Bitinia), 27 luglio 305, decapitato
ricorrenza
27 luglio
patrono
medici151, ostetriche
invocato per le infermità di consunzione152
emblemi e attributi
palma
proverbi e detti popolari
A San Pantaliù, aqua a montü (a San Pantalone, acqua a secchioni)
150 Tale nome, dal significato di “molto misericordioso”, gli fu secondo l’agiografia attribuito da Cristo stesso, quia per te multi consequentur misericordiam (“poiché grazie a te molti otterranno misericordia”).
151 Era un medico anargiro.
152 Santo molto popolare in Oriente e a Venezia, ove se ne custodisce il braccio, nella chiesa urbana di S. Pantalon a Dorsoduro: non casualmente ha dato il nome alla maschera del vecio rustego Pantalon de’ Bisognosi.
I SANTI AUSILIATORI 49
S. Vito martire
celebrato insieme a Modesto suo maestro e Crescenza sua nutrice, martiri
nascita
Castrum Mazariense (oggi Mazara del Vallo, Sicilia), 286 ca.
morte
Lucania, 15 giugno 304
ricorrenza
15 giugno
patrono
attori, danzatori, epilettici
invocato contro la corea, idrofobia, epilessia, letargia, morso di bestie velenose
Cechia153
emblemi e attributi
palma, croce, gallo bianco154 , cani155 , pentola, tunica blu, manto rosso.
proverbi e detti popolari
Quando piove il giorno di San Vito il prodotto dell’uva va sempre fallito.
A San Vito il castagno è incardito.
Per san Vito il merlo becca moglie e marito.
153 Anche dei Paesi Cechi (gli storici territori del regno di Boemia), ovvero Boemia, Moravia e Slesia.
154 Più comune in area slava.
155 Più comune in Italia.
INDICI 51
INDICE ALFABETICO DEI SANTI
Agapito, 20
Agata, 25
Agazio, 44
Agnese, 26
Agostino, 37
Alessandro I, Papa, 24
Ambrogio, 37
Anacleto, 20
Anastasia, 27
Anastasio, 35
Andrea, Apostolo, 9
Antonio, Abate, 40
Barnaba, Apostolo, 15
Barbara, 44
Bartolomeo, Apostolo, 11
Benedetto da Norcia, 40
Bernardo di Chiaravalle, 41
Biagio di Sebaste, 45
Caterina d’Alessandria, 43
Cecilia, 27
Cipriano di Cartagine, 21
Ciriaco di Roma, 45
Clemente, 20
Cleto, Papa e Martire, 19
Cornelio, 21
Cosma, 22
Crescenzia, 49
Crisogono d’Aquileia, 22
Cristoforo, 45
Damiano, 22
Dionigi, 46
Domenico di Guzman, 41
Egidio, 46
Erasmo di Formia, 47
Eustachio, 47
Evenzio, 24
Fabiano, 35
Felicissimo, 20
Felicita, 25
Filippo, Apostolo, 10
Francesco d’Assisi, 42
Gabriele, Arcangelo, 32
Gervasio, 36
Giacomo Maggiore, Apostolo, 9
Giacomo Minore, Apostolo, 13
Giorgio, il Vittorioso, 47
Giovanni, 22
Giovanni, Apostolo ed Evangelista, 10
Giovanni Battista, 33
Giovenale, 24
Girolamo, 38
Giuda Iscariota, 14
Giuda Taddeo, Apostolo, 13
Giuseppe, 34
Gregorio, Magno, 37
Ignazio d’Antiochia, 23
Innocenti, 34
Largo, 45
Lino, 19
Lorenzo Diacono, 21
Luca, Evangelista, 17
Lucia, 26
Marcellino, 20
Marcellino, Papa e Martire, 24
Marco, Apostolo ed Evangelista, 16
Margherita d’Antiochia di Pisidia, 48
Maria, Beata Vergine, 30
Maria Maddalena, 42
Martino di Tours, 38
Massimo, 27
Matteo, Apostolo ed Evangelista, 12
Mattia, Apostolo, 14
Michele, Arcangelo, 32
Modesto, 49
Nicola, 39
Pantaleone, 48
Paolo, 22
Paolo di Tarso, 15
Perpetua, 25
Perpetua Romana, 25
Pietro, Apostolo, 8
Pietro, Martire, 24
Protasio, 36
Raffaele, Arcangelo, 33
Sebastiano, 35
Silvestro, 36
Simone, Apostolo, 13
Sisto, 20
Smaragdo, 45
Stefano Protomartire, 23
Teodulo, 24
Tiburzio, 27
Tommaso, Apostolo, 12
Tommaso d’Aquino, 25
Valeria, 35
Valeriano, 27
Vincenzo di Saragozza, 35
Vitale, 35
Vito, 49
52 INDICI
INDICE
Introduzione
pagina 5
Capitolo I
APOSTOLI ED EVANGELISTI
pagina 8
Capitolo II
I SANTI DEL CANONE
pagina 18
Capitolo III
I SANTI DELLE LITANIE
pagina 28
Capitolo IV
I SANTI AUSILIATORI
pagina 44
Indice alfabetico dei santi
pagina 51